Prima di preoccuparsi dell’età a cui iniziare a usare la tecnologia, è importante che mamma e papà
inizino a usare questi strumenti nella maniera più adeguata e equilibrata possibile.
Perché, purtroppo, quando eravamo piccoli noi non c’erano… e non sempre è facile trovare il giusto equilibrio per poi trasmetterlo ai nostri figli.
LO SCHERMO BABYSITTER
Il primo errore che spesso facciamo tutti è quello di delegare, ai telefonini e al tablet, il babysitteraggio.
Abbiamo tante cose da fare e a volte “parcheggiamo” i figli davanti a questi strumenti.
Ma se da un lato possono essere, in alcuni momenti di stanchezza o di emergenza, un supporto per intrattenere i nostri pargoli, dall’altro in fondo abbiamo varie paure che ci assalgono come:
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Paura che diventi DIPENDENTE e non riesca più a staccarsi dai monitor e da internet
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Paura che acceda a CONTENUTI NON ADATTI
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Paura che perda il SENSO DELLA REALTÀ e che non riesca più a distinguere il mondo reale dal mondo virtuale
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Paura che perda INTERESSE per altre attività più salutari come giocare con gli altri coetanei o attività all’aria aperta
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Paura che i dispositivi influenzino negativamente la sua SALUTE, il suo CERVELLO, la sua CREATIVITÀ e la sua FANTASIA
QUANTO TEMPO DEVE TRASCORRERE SUGLI SCHERMI?
E poi ci facciamo assalire dalla preoccupazione del tempo.
Ci dimentichiamo o non sappiamo che prima di preoccuparci dei minuti di fruizione, la cosa fondamentale è l’esempio.
Tutti i genitori sono costantemente in questa difficoltà.
Prima di tutto c’è da capire che tipo di esempio si dà ai bambini.
Infatti i bambini imparano innanzitutto dall’esempio, dai nostri comportamenti quotidiani.
Assorbono da noi genitori e quindi hanno bisogno di vedere noi adulti che facciamo un utilizzo sensato di qualità, quantità e modo di uso del tablet, del videogioco, dei social.
Se i ragazzi ci vedono, spesso e volentieri, nel tempo che abbiamo libero isolati a far scorrere le notifiche, controllare il telefonino compulsivamente, intervenire alle chat mentre siamo con loro a fare altro o, addirittura, mentre parliamo con loro, non possono apprendere un utilizzo equilibrato della tecnologia.
Se siamo noi stessi per primi a essere dipendenti dagli schermi, non riusciamo a gestirli e a definire un limite invece che esserne gestiti compulsivamente non potremo mai trasferire un esempio corretto ai nostri figli.
È impossibile.
E se poi li sgridiamo perché non vogliono spegnere il telefono saremo incoerenti nei loro confronti.
Se invece noi iniziamo a dare l’esempio, iniziamo da utilizzarlo in maniera efficace anche con i nostri figli, lo utilizziamo per la ricerca, per imparare cose nuove, per rispondere alle loro domande, giochiamo insieme ai videogiochi, ascoltiamo la musica che piace ad entrambi, quando trascorriamo del tempo con loro non controlliamo ogni 3 minuti le notifiche…
allora dimostreremo come utilizzare la tecnologia a nostro favore e a controllarla senza esserne dipendenti.