Sono in tanti a considerare necessario (e doveroso) ricorrere a schiaffi ai bambini sul viso, alle sculacciate, a picchiare i bambini sulle mani.

Sberle e sculacciate ogni tanto ci scappano e i motivi sono davvero vari.

Per esempio tanti di noi sono cresciuti ricevendo magari qualche schiaffo o sculacciata e vivendo con genitori che urlavano ed esplodevano con episodi di rabbia.

Per questo motivo si arriva a credere che sia l’unico modo per educare e per farsi ascoltare dai figli. Ma non è così.

Ancora oggi i genitori si chiedono quando è necessario dare uno schiaffo a un figlio oppure non riescono a valutare sei gli schiaffi ai bambini sono diseducativi oppure inevitabili.

Qualcuno di noi pensa davvero che sia uno strumento educativo efficace.

Risolviamo tutti i dubbi con questo articolo, troverai anche degli esempi pratici.

Perché i genitori ricorrono agli schiaffi con i bambini?

papà urla contro la figlia e minaccia puntando il dito

La maggior parte delle volte sberle e sculaccioni scappano perché non riusciamo a farne a meno, non riusciamo a gestire quella tensione forte che ci sale dentro, quella rabbia che ci prende d’impulso, ed ecco che diamo la sberla, la sculacciata.

Non si tratta di un gesto ragionato.

È un modo istintivo che usiamo per scaricare la nostra tensione, la nostra rabbia.

E ci giustifichiamo dicendo che lo facciamo perché non mi ascolta, non riesco a farmi ascoltare, non so che cosa altro fare…

Se ti ascolti mentre dai la sculacciata, appena prima che ti venga il senso di colpa, è come se una parte di te si fosse svuotata di un pezzo scomodo, senti quasi un senso di calma.

Sberle e sculacciate quindi servono soltanto a chi le dà, perché liberano, sono uno sfogo, si scarica quella tensione data dalla frustrazione della rabbia.

Subito dopo inizia il loop del senso di colpa:

“Mannaggia cosa ho fatto! Non dovevo farlo, mi dispiace”…

Ti chiedo, davvero con il cuore in mano, di considerare che non servono, non sono una soluzione valida per l’educazione dei tuoi figli e non portano nulla di buono nella relazione con i bambini, anzi li danneggiano.

Non si fa nemmeno sugli animali, giustamente, non si fa con una pianta e lo facciamo con dei bambini?!

Abbiamo gli strumenti per educare e sono anche meno faticosi.

Soluzioni per diventare adulti più equilibrati ce ne sono tante, per gestire la relazione con i nostri figli in maniera dignitosa e decisamente più fisiologica per tutti.

Dare schiaffi ai bambini, sberle, punire, urlare, svalutare, sminuire, umiliare non è dignitoso: danneggia la sua dignità, ma danneggia anche la nostra dignità di adulti genitori.

Non voglio però che tu ti senta in colpa, non è un’accusa.

Capisco cha magari anche tu sei cresciuta fra una punizione, una sberla e una sculacciata e giustamente non sai fare diversamente o non lo fai apposta.

Capisco che non siamo abituati ad agire con un altro approccio, che non siamo in grado di gestire il nostro bagaglio emotivo perché nessuno ci ha insegnato, è così per tutti.

Ma date le soluzioni alternative esistenti, lo possiamo fare per noi e per i nostri figli, possiamo creare insieme una generazione di adulti che non usa più questi strumenti. Ce la possiamo fare, un po’ alla volta.

Schiaffi ai bambini: come facciamo a sostituire la sberla e la sculacciata?

Innanzitutto è necessario tenere a bada e riuscire a gestire la nostra rabbia.

La sculacciata, la punizione e le sberle che diamo a un bambino, sono frutto della nostra rabbia e del nervoso che non riusciamo a controllare.

E’ necessario iniziare ad agire a monte, prima di arrivare alla reazione, all’esplosione di rabbia.

Ecco due inviti che ti faccio:

1.   Gestisci la rabbia.

E’ necessario arriva a gestire sempre meglio i tuoi stati emotivi in modo da non arrivare a dover esplodere.

2. Preveniamo la rabbia

Un’altra cosa utile è l’invito a riorganizzare la tua quotidianità e la tua routine giornaliera, viaggiare per priorità, perché a volte arriviamo talmente esausti, già sul punto di esplodere dai nostri figli che poi saltiamo in aria per la goccia che fa traboccare il vaso.

Nessuno ci ha insegnato a calibrare le nostre energie durante la giornata, a come non stancarci troppo e dobbiamo farlo perché altrimenti quando arriviamo dai bambini, loro diventano dei capri espiatori.

Arrabbiarsi non serve a niente e questo incide sulla relazione con i figli.

Da Aiutante Magico è necessario avvicinarci ai figli e cercare di comprendere il problema

mamma e figlia parlano con calma

👉 Per esempio puoi fermarti a riflettere:

“Perché mio figlio è aggressivo con me? Mi sta dicendo che non vuole fare una cosa?”

“Ha preso un brutto voto a scuola, non ha riordinato dopo che gliel’ho detto dieci volte. Come mai? Come mai è successo questo?”

👉 Oppure ha picchiato sua sorella.

Riflessione: è vero che non si fa, ma lui per primo sa che non si fa, allora devo andare ad aiutarlo a sanare questa ferita per cui si sente meno della sorella. Quindi a monte cerco di riuscire a risolvere questa situazione tra di loro.

👉 Altra situazione: ha portato a casa un brutto voto.

Allora cosa serve dare uno schiaffo a tuo figlio, sgridarlo e arrabbiarsi? Cerchiamo invece di capire come mai è successo.

Cerchiamo la causa e chiediamoci:

che cosa non ha capito? È andato in affanno perché gli faceva paura la verifica? O aveva paura di non farla abbastanza bene e il cervello è andato in tilt?

Cerchi di capire il motivo e ne parli con tuo figlio.

👉 Altro esempio: tuo figlio ti risponde male, in maniera aggressiva.

Riflessione:

siccome sai che non è cattivo o maleducato, forse ha una difficoltà? In questo periodo ha accumulato troppo nervoso o è stanco?

Sta imitando me perché anch’io quando ho qualche problema mi arrabbio, alzo la voce?

Anche in questo caso dare uno schiaffo al bambino risolverebbe la situazione? Non risolve il motivo per cui tuo figlio si comporta in un certo modo.

E’ utile invece risolvere la vera causa.

Per esempio se oggi ti risponde male perché è stanco, la soluzione potrebbe essere andare a dormire. L’indomani organizzerai meglio la giornata in modo che non si arrivi cotti (e nervosi) alla sera.

Se è arrabbiato, aggressivo e risponde male perché è geloso della sorella o perché hai tu un modo sbagliato di dire di no allora è molto più utile andare a risolvere queste cause e intanto non entrare in una lotta di potere con lui.

Troviamo la soluzione sia a monte che immediata, cioè non mi arrabbio ora e risolvo il problema che ci ha portato qui, come un vero Aiutante Magico.

Quando noi perdiamo la calma, urliamo, comunichiamo ai figli che siamo deboli, fragili

mamma che ha perso la calma e urla

Infatti più l’adulto è violento e più è debole, è un adulto che non sa gestire i suoi sentimenti, che si sente fragile o insicuro tanto da credere di doversi arrabbiare o di dover fare la voce grossa per mostrare la sua autorevolezza.

Quando urliamo o ci arrabbiamo siamo deboli e in difficoltà, non siamo calmi e fermi, presenti, non diamo l’idea di un adulto da ascoltare, che può essere la sua guida.

Se è la prima volta che leggi queste cose so benissimo che puoi considerarle assurde.

Ma prova a pensare a questo:

secondo te chi è più stabile ed equilibrato: un adulto che esplode di rabbia, perde la pazienza e sa solo urlare e punire sfogando la sua frustrazione sui figli o sugli altri oppure un adulto che di fronte alle difficoltà riesce a mantenere la calma, la lucidità e sa come agire nell’immediato per risolvere la situazione?

Fa male a tutti sentirsi dire queste cose, ma da qualche parte dobbiamo partire.

Magari i bambini ascoltano e ubbidiscono se li congeliamo con una sberla o una sculacciata: ma lo fanno per paura o perché si fidano di noi?

Ma veramente vogliamo che i nostri figli ci ascoltino per paura?

Io preferirei che un bambino mi segua perché mi stima, perché ho creato una buona relazione con lui, perché sa che si può fidare e affidare.

Non serve generare paura nel bambino, l’esperienza dimostra che non si ottiene niente di buono nella relazione con i figli.

Vuoi saperne di più su come evitare schiaffi e sculacciate? Leggi l’articolo: Punizioni Bambini: soluzioni concrete per Educare senza Punire